Changer.com - Instant Exchanger

martedì 22 agosto 2017

Chip, l'app pensata per i millennials: aiuta a risparmiare


Creata da due trentenni, è disponibile sia per sistemi operativi iOS che Android. Anche se per ora solo nel Regno Unito
ROMA - Entra nel tuo conto in banca, valuta gli investimenti, controlla le spese e poi esprime il suo giudizio, draconiano: questo sì, questo no. Si chiama Chiped è un'applicazione dedicata soprattutto ai millennials, ma non solo, che ha l'obiettivo di farti risparmiare. O meglio di "aiutarti a spendere i soldi in maniera migliore", spiega in un'intervista rilasciata al Guardian Simon Rabin che ha cofondato la compagnia insieme a Nick Ustinov
 
I due, più o meno trent'anni a testa, sanno quanto sia difficile per i giovani concentrare gli investimenti sulle cose che ritengono importanti: un deposito per la futura casa, le vacanze, un nuovo guardaroba e così via. Senza lasciarsi istigare da una serie di micro consumi allettanti, quanto inutili: un abbonamento a Netflix che sfrutteranno difficilmente, un altro per la piscina dove andranno appena qualche volta al mese, o il cono gelato quotidiano. Per questo hanno lanciato l'app, che è disponibile sia per sistemi operativi iOS che Android. Anche se per ora solo nel Regno Unito.
 
Funziona così: Chip monitora le finanze e quando vede che sono abbastanza polpose, senza nemmeno farsi notare, sottrae un po' di risparmi e li custodisce in un fondo separato. Lontano da ogni tentazione. Non solo. Ti allerta in caso di scoperto, cioè quella situazione in cui l'importo degli addebiti in conto corrente eccede quello degli accrediti. Ti mette in guardia sui guadagni mensili e su ciò che ti sta facendo sperperare. Dopo di che aziona l'algoritmo risparmiatore con lo scopo di mettere da parte la stessa cifra che corrisponde al debito. La compagnia sta anche per lanciare una nuova forma di credito, "Smart Credit", per chi proprio non riesce a non andare in rosso. Metterà sul conto 100 sterline, prima che questo scenda sotto lo zero, offrendo tassi di interessi migliori di quelli bancari. 
 
Il giornalista Alex Hern del Guardian, che alla startup ha dedicato un lungo servizio, annota però che Chip non è efficace per tutti. Primo: le tue spese devono essere abbastanza flessibili. Se una stretta al portafogli equivale a birra in meno al pub, è ok. Se, invece, significa non mangiare, il sistema non è proprio il massimo. Inoltre, se sei talmente indisciplinato da sottrarre i soldi dal fondo messo in piedi dall'app, c'è poco da fare. E per gli altri? C'è l'imbarazzo della scelta, dato che sono centinaia le applicazioni
dedicate al settore finanziario. E affollano sia Play, il negozio multimediale offerto da Big G, sia Apple store. Un vero mare magnum. Tutto da spulciare.

Fonte: QUI


Nessun commento:

Posta un commento