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giovedì 18 febbraio 2016

15 cose da NON fare su LinkedIn


In vista del nuovo anno avete deciso che vi serve o volete un nuovo lavoro. Avere le idee chiare è un buon punto di partenza, ma anche i passi necessari per raggiungere l'obiettivo sono decisivi. Il primo da compiere nell'era 2.0 è fare una bella pulizia dei propri profili social, perché il primo passo che compirà il vostro selezionatore sarà cercare online il vostro nome e da lì sbirciare foto e contatti, informazioni e affermazioni. Fra i profili social di chi cerca lavoro è cruciale quello di LinkedIn, social network nato proprio per gestire i contatti professionali e che va dunque lustrato a lucido per dare un'ottima prima impressione, che anche online è sempre quella che conta.

1. L'indirizzo e-mail. Se usate ancora strawberryfields@jumpy.it o patatina76@infinito.it è il momento di una svolta. Scegliete un provider di posta che vi metta a disposizione parecchio spazio e optate per nome.cognome, oppure cognome.nome, aggiungendo numeri o altre sigle solo se strettamente necessario. Se il vostro nome è Matteo Rossi ciò potrebbe essere inevitabile.
2. I lavoretti anche no. Se state cercando lavoro come baby sitter o camerieri, Linkedin potrebbe non servirvi a molto. Se invece state cercando in altri ambiti professionali, indicare le attività svolte nelle vacanze scolastiche e durante gli anni dell'università - tipicamente baby sitter o camerieri - non vi farà fare una bella figura.
3. Refusi. Se chi cerca di conoscervi incespica nei vostri errori di scrittura ogni tre parole, siatene certi, non ne ricaverà una buona impressione. Leggete a voce alta il vostro curriculum, rileggete a voce alta... e poi fatelo leggere a qualcuno di cui vi fidate.
Fonte: agr.it

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