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martedì 27 giugno 2017

Star Wars diventa realtà, primo smartphone a ologrammi


Addio videotelefonate, comunicare a ologrammi come in Star Wars potrebbe diventare realtà, a patto di poter sborsare una cifra che supera i mille dollari.
All'inizio del prossimo anno arriverà sul mercato il primo smartphone con schermo olografico, capace cioè di mostrare ologrammi senza il bisogno di indossare occhiali speciali o visori come per la realtà virtuale.
Il dispositivo è stato annunciato da RED, compagnia specializzata in fotocamere digitali professionali. Si chiama Hydrogen One e sarà equipaggiato con Android. Tra le sue particolarità il display olografico da 5,7 pollici che sfrutta nanotecnologie non meglio specificate per mostrare anche ologrammi tridimensionali con audio stereo. Oltre alle tradizionali immagini bidimensionali mostrerà pure realtà virtuale, aumentata e mista, il tutto senza dover inforcare nessun visore aggiuntivo. Nessun dettaglio sulle future applicazioni. Del dispositivo per ora c'è solo l'immagine mostrata in brochure in cui spicca un obiettivo particolarmente grande.
Il prezzo di lancio, offerto per un periodo limitato di tempo, è di 1195 dollari per la versione di fascia più bassa e di 1595 per quella "premium". I preordini online sono aperti.
Fonte: QUI

mercoledì 7 giugno 2017

Nyt, in Usa gli hacker puntano impianti nucleari


Negli ultimi due mesi hacker non identificati avrebbero preso di mira gli impianti nucleari statunitensi. Stando a quanto scrive il New York Times citando un rapporto congiunto del Dipartimento della Sicurezza interna e dell'Fbi, dal maggio scorso gli hacker starebbero penetrando nella rete informatica di compagnie che gestiscono centrali nucleari e altre strutture energetiche, nonché stabilimenti produttivi, in Usa e in altre nazioni.
Il rapporto, ottenuto dal quotidiano newyorchese e confermato da esperti di sicurezza che hanno risposto agli attacchi, non indica se i cyberattacchi siano un tentativo di spionaggio, ad esempio per carpire segreti industriali, o se invece facciano parte di un piano distruttivo.
In una nota congiunta con l'Fbi, un portavoce del Dipartimento della Sicurezza interna ha dichiarato: "Non vi è alcuna indicazione di una minaccia per la sicurezza pubblica, in quanto ogni potenziale impatto sembra limitato alle reti amministrative e commerciali".
Sempre in base a quanto riferito dal Nyt, non è noto se gli hacker, attraverso i computer delle loro vittime, siano riusciti a penetrare all'interno dei sistemi di controllo degli impianti, né quanti impianti siano stati violati.
Fonte: QUI