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lunedì 30 maggio 2016

Chi ha inventato l’aria condizionata?




Willis Haviland Carrier (Angola, 26 novembre 1876 – New York, 7 ottobre 1950) è stato un ingegnere e inventore statunitense, ed è conosciuto come l'uomo che ha dato il nome al diagramma psicrometrico.

Carrier nacque ad Angola, New York sulle rive del Lago Erie ed ereditò sin dall'infanzia la passione materna per la meccanica, tra orologi, macchine da cucito e altri elettrodomestici. Amava la matematica e la studiava ogni volta che poteva, quando non era occupato nella realizzazione di dispositivi da lui inventati.

Nel 1895 ricevette una borsa di studio presso la Cornell University laureandosi nel 1901 con il titolo di ingegnere meccanico.

Carriera industriale[modifica | modifica wikitesto]
Dopo l'università cominciò a lavorare per Buffalo Forge, una fabbrica che produceva stufe e sistemi di ventilazione, come progettista di sistemi di riscaldamento per l'asciugatura di legname e caffè. Grazie ai numerosi miglioramenti tecnici da lui sviluppati fu nominato direttore del reparto ingegneria sperimentale. All'età di 25 anni realizzò la sua prima invenzione importante: un sistema di raffreddamento per controllare calore e umidità nei processi di stampa che fu brevettato nel 1906.

Carrier installò il primo impianto per aria condizionata domestico nel 1914 in una casa a Minneapolis (Minnesota), precedentemente i condizionatori erano utilizzati solo negli ospedali pubblici americani.

Nel 1915 Carrier ed altri sei ingegneri fondarono una loro impresa nel New Jersey, la Carrier Engineering Corporation, tra i clienti della quale figurarono anche il Senato e la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti e molti altri importanti edifici. Negli anni '30 Carrier trasferì la società a Syracuse, New York, dove ha sede ancora oggi, e divenne una delle maggiori fonti di impiego per New York. Nel 1930 egli aprì addirittura una filiale in Giappone ed in Corea del Sud. L'Estremo Oriente rappresenta oggi il principale mercato per gli impianti di climatizzazione.

La Grande depressione rallentò l'utilizzo domestico e per scopi commerciali dei sistemi di raffreddamento. L'Igloo di Carrier presentato all'Esposizione Universale del 1939 offrì ai visitatori uno sguardo sul futuro dell'aria condizionata ma prima che potesse affermarsi sul mercato, scoppiò la II Guerra Mondiale e la Carrier convertì la produzione in quel periodo per scopi militari, come molte altre fabbriche.

La Carrier è stata pioniera nella progettazione e produzione di macchinari per la refrigerazione di vasti spazi. L'aria condizionata, consentendo un aumento della produzione industriale statunitense nei mesi estivi, rivoluzionò la vita degli americani. L'introduzione dei sistemi di climatizzazione domestica negli anni '20 favorì la grande migrazione verso la regione del Sun Belt.

Nel 2000 la Carrier Corporation ha realizzato un fatturato di oltre 8 miliardi di dollari, impiegando circa 45.000 persone.

Fonte: it.wikipedia.org

giovedì 19 maggio 2016

Clever Dog Videocamera di Sorveglianza Wireless



Clever Dog Videocamera di Sorveglianza Wireless per bambini con visione notturna e rilevamento movimento, apposita App di gestione Android e IOS, possibilitá di motion detection schedulato in determinate fasce orarie, scheda di memoria Micro-SD fino a 32GB


La Videocamera Wireless Clever Dog è una soluzione versatile per monitorare la casa o il piccolo ufficio 24 ore al giorno; dotata di LED a infrarossi permette di vedere anche in assenza di luce. La videocamera Clever Dog si collega alla rete Wi-Fi dell'utente e viene facilmente configurata tramite apposita app. Trasmette immagini video di alta qualità per il monitoraggio di casa e ufficio anche in condizioni di totale oscurità. In caso di impostazione con di rilevamento movimenti invia notifica allo smartphone con foto e data di registrazione. Possibilitá di registrare video su scheda fino a 32GB. La App Clever Dog offre il modo più semplice per accedere e gestire le riprese attraverso lo smartphone, indifferente se iPhone o Android.

Contenuto della confezione:
- videocamera Wifi Clever Dog DOG-1W 
- base per fissaggio videocamera (incluse viti per montaggio su parete)
- alimentatore e cavo Micro-USB
- manuale in italiano





                          [GUARDA il VIDEO cliccando l immagine sottostante] 


venerdì 6 maggio 2016

Attenti allo smartwatch: potrebbe rivelare il pin del bancomat


Lo studio Usa: i wearable registrano i nostri movimenti. Nell'80% dei casi il test ha rivelato che il codice di sicurezza digitato può essere a portata di hacker

COSI' come capta i movimenti, lo smartwatch può essere in grado di conoscere (e rivelare) il codice di sicurezza digitato al bancomat. Il pericolo verrebbe quindi dai sensori di movimento integrati in ormai quasi tutti i dispositivi indossabili, come gli orologi intelligenti e i bracciali fitness. Lo studio è stato condotto dalla Binghamton University, negli Usa: ha spiegato che i sensori potrebbero essere così precisi da tracciare i movimenti della mano e permettere a malintenzionati di riprodurre i gesti fatti sulla tastiera di un bancomat e quindi accedere ad un conto corrente. Durante i test la percentuale di riuscita è stata dell'80%.

La ricerca ha messo alla prova tre differenti sistemi di sicurezza, compreso il bancomat, tenendo sotto osservazione i movimenti di 20 cavie registrati attraverso accelerometri, giroscopi e magnetometri integrati nei vari dispositivi wearable indossati per 11 mesi, indipendentemente dalla posizione della mano. Gli studiosi dell'università statunitense hanno quindi usato un algoritmo che si è dimostrato in grado di decifrare le password per i sistemi di immissione di codici segreti, compreso quello del bancomat. Un risultato che mette in guardia sul rischio di hacker che potrebbero, dunque, infettare i dispositivi tramite virus o intercettare le connessioni Bluetooth dello smartwatch nel tentativo di entrare in possesso dei dati.

Il team di ricercatori ammette di non avere una soluzione, ma suggerisce agli sviluppatori di porre maggiore attenzione ai sistemi di implementare il sistema di crittografia per garantire maggiore sicurezza nella comunicazione tra wearable e sistema operativo. Lo studio è stato in parte finanziato dalla National Science Foundation e l'Army Research Office.

Fonte: repubblica.it